Ad oggi sono 13 i contratti collettivi nazionali che prevedono lo smart working.
A fronte dell’espansione della modalità di lavoro agile, il Sole 24 ore ha evidenziato 9 punti di criticità su cui è necessario intervenire:
1) garantire la segretezza dei contenuti dell’attività lavorativa;
2) disciplinare la fascia di contattabilità;
3) fissare preventivamente le date in cui la prestazione viene resa in modalità agile;
4) disporre l’adozione della modalità di lavoro smart valutando le situazioni personali;
5) fornire i sistemi informatici per rendere la prestazione lavorativa;
6) promuovere corsi ad hoc per operare a distanza;
7) prevedere il diritto alla disconnessione:
8) regolamentare la questione dei buoni pasto;
9) introdurre bonus per il raggiungimento degli obiettivi.
È quindi necessario che le imprese adottino strategie di gestione delle risorse umane coerenti con le esigenze rilevate e con la contrattazione collettiva oggi in fermento.
Bay Consulting attraverso le proprie competenze giuridiche, di self management e gestione delle risorse umane è il partner ideale per aiutare le imprese in questa transizione.